Giorno 1 – Singing Dunes

Il viaggio inizia dalla ex capitale Almaty a sud del paese e da li subito salgo nell’auto da fuoristrada di Andrey, la guida kazaka che mi accompagnerà per i prossimi 3 giorni!

La zona dove siamo stati per i primi due giorni è il parco naturale di Altyn-Emel, parco caratterizzato da deserti, canyons naturali e montagne di roccia stratificata di differenti colorazioni che vanno dal rosso al bianco passando per il giallo e marrone.

Il percorso di 370km circa si percorre in quasi 4 ore, noi, però, ci siamo fermati per fare la spesa e successivamente ad una delle tantissime baracche per strada che offrono carne allo spiedo cotta sulla brace e i panini tradizionali ripieni di carne. Già qui mi sono imbattuto nella grande gentilezza e disponibilità della popolazione locale, gente con una gran voglia di conoscere e far conoscere le rispettive tradizioni; il signore cercava di comunicare con me con scarsi risultati in quanto parlava russo/kazako, ma Andrey ha tradotto per me.

Uomo Locale

Il gentilissimo signore voleva farci assaggiare uno dei suoi buonissimi spiedi di carne d’oca e voleva mostrarmi la cottura tradizionale dei i loro panini.

Non potevo non cogliere questa occasione per scattare la mia prima foto, fotografia fatta col mio cellulare Moto G5 Plus, in questa occasione non potevo fare altrimenti.

ACCESSO ALL’ALTYN-EMEL NATIONAL PARK

A sosta ultimata, ci dirigiamo verso la città di Basshy (Kalinino in italiano e Басши in russo) dove si trova l’ufficio del parco nazionale dell’Altyn-Emel tappa obbligatoria per chiunque desideri entrare nel parco; difatti il parco ha circa 20 posti di blocco di rangers locali che spesso sono in giro per il parco naturale per far controlli e non solo. Per accedere al parco, dunque, bisogna richiedere il permesso (rilasciato con molta più facilità se accompagnati da una guida locale), tale permesso è ovviamente a pagamento e dipende da:

  • numero di persone presenti
  • numero di giorni di permanenza

I dati da lasciare, inoltre sono la targa del veicolo ed i documenti degli ospiti.

NB: alle Singing Dunes del Kazakistan non si può sostare durante la notte.

Ultimate tutte le dovute commissioni di dovere, finalmente ci dirigiamo verso il deserto, tappa della prima giornata.

SINGING DUNES – KAZAKISTAN

Le Singing Dunes del Kazakistan sono delle dune di sabbia nella parte desertica a sud ovest del parco nazionale, queste dune di sabbia, così come altre in Qatar, sono famose e caratterizzate da un particolare fenomeno sonoro. Quando la sabbia è parecchio secca ed il vento soffia in maniera intensa si può udire un particolarissimo rumore di fondo simile al rombo del motore di un aereo.

Singing Dunes _ Small

Arriviamo alla piccola piazzola di sosta di fianco alle dune di sabbia intorno alle ore 16.30, il sole era ancora alto con una temperatura a terra di circa 38 gradi (sulla sabbia se ne percepivano molti di più), con la guida Andrey, scegliamo dunque di fermarci per uno spuntino prima di iniziare la faticosa salita sulla sabbia.

Ci avviamo alle ore 18.00 circa ed il tramonto era previsto a partire dalle ore 20.00. Iniziamo la nostra ascesa che da subito si rivela faticosa a causa della sabbia soffice che fa affondare gli scarponi. Dopo un paio di soste arriviamo finalmente in cima alla prima vetta, con gli scarponi pieni di sabbia ed il vento che ce ne buttava altra contro. Dall’alto la visuale era perfetta, scorci fantastici a 360 gradi, da qui inizio a guardarmi attorno alla ricerca di buoni punti dove fermarmi per gli scatti del tramonto. Proseguiamo sulla cresta delle dune per poi riprendere la via del ritorno, dirigendomi nei luoghi scelti per scattare le mie fotografie.

Al tramonto, pochissimo prima che il sole cadesse dietro i monti e non colorasse più le dune di sabbia riesco a scattare la seguente fotografia che ho scelto di chiamare Blue Dunes; i raggi del sole basso colorano la sabbia di un arancione che tende al rosa mentre la parte in ombra era caratterizzata da riflessi azzurri quasi come il cielo limpido.

Blue Dunes_small

Canon 6DCanon 24 – 105 L f4 IS USM – Manfrotto Befree

1/50 sec – f 6,3 – ISO 250

Fatto questo scatto, preceduto da altri sempre sulle dune, decidiamo di rientrare alla macchina, con il sole che era ormai dietro le montagne attorno alle dune quando mi imbatto in quest’altro particolare scenario caratterizzato da un forte controluce di colore arancione e rosa che colorava leggermente gli steli secchi dell’erba al suolo, mentre le ombre erano colorate di toni bluastri e violacei.

Road to Desert_Small

Canon 6DCanon 24 – 105 L f4 IS USM – Manfrotto Befree

1/125 sec – f 6,3 – ISO 400

Volta al termine la giornata sulle Singing Dunes del Kazakhstan, ci dirigiamo nuovamente verso il primo valico attraversato per entrare nell’Altyn-Emel National Park dove Andrey ha pensato di trascorrere la notte.

Il luogo dove abbiamo sostato è la casa del ranger, già conosciuto dalla guida, che ci ha subito messo a disposizione lo spazio all’esterno della sua casa, i suoi bagni all’aperto e l’acqua.. servizi non indifferenti considerando di essere a chilometri di distanza dal primo villaggio e che ci si trova in una zona dove si vive in autosufficienza.

DocciaDoccia della piscina esterna

Sebbene il luogo sia perfetto per il camping.. non lo è altrettanto per poter fare uno scatto notturno alla via lattea a causa dell’assenza totale di soggetti che possano essere montagne, canyons, laghi o costruzioni diroccate ed è il vero grande rimpianto di questo tour.. in quanto ero in zone di Classe 1 della Scala del cielo buio Bortle zone, scala che misura la luminosità e la magnitudine massima degli oggetti presenti nel cielo in un determinato luogo, con una scala di nove livelli, dunque, indica la visibilità delle stelle e dei corpi celesti in base all’inquinamento atmosferico.

L’unico scatto che son stato in grado di fare, dunque, è stato un selfie con l’utilizzo di una torcia tascabile, producendo la seguente fotografia che mi ha stupito già dal momento dello scatto per quanto fosse perfettamente visibile la via lattea.

Selfie Milky_small

Canon 6DSamyang 14mm f 2,8 – Manfrotto Befree

25 sec – f 2,8 – ISO 3200

La giornata si è conclusa con un’altra dimostrazione della disponibilità ed umiltà della popolazione locale, il ranger è restato con noi durante la cena e ci ha offerto la sua Vodka, invitandomi, all’indomani, nella sua stalla per ammirare i suoi due cavalli!