Giorno 2 – Katutau e Aktau Mountains

Il secondo giorno del viaggio inizia con la sveglia per l’alba! Mi incammino nuovamente verso l’esterno della tenuta del ranger dell’Altyn-Emel National park che ci ha ospitato ed inizio a guardarmi attorno.. alla ricerca degli elementi essenziali per una buona composizione, consapevole del fatto che non conoscendo il luogo devo programmare tutto al momento.

Dietro la piscina e la fantastica doccia mostrata nel racconto del primo giorno di tour in Kazakistan, scorgo una catena montuosa all’orizzonte, alla base una vasta zona pianeggiante con arbusti bassi e sassi colorati ed il tutto sarebbe stato colorato dai primi raggi del sole che sarebbe sorto in poco più di 15 minuti ad ore 4 dal mio punto di ripresa, ciò che ne è venuto fuori è la seguente immagine!

Hypym Sunrise

Hypym Sunrise_SS

Canon 6D – Canon 24 – 105 L f4 IS USM – Manfrotto Befree –

Formatt Hitech GND Filter 0,6

1/10 sec – f 10 – ISO 200

La mattinata procede con un pò di folclore locale, il ranger mi porta nella stalla per mostrami con orgoglio le sue due creature, come promesso la sera prima dopo i 3 bicchierini di vodka!

Mi racconta che uno dei due cavalli è un purosangue proveniente dalla germania (non ne sono sicuro al 100%.. parlava russo!) ed il secondo cavallo era un suo discendente.. può sembrare poco se non fosse che siamo in una zona desertica con la civiltà a km di distanza e sopratutto siamo in Asia.. non in Europa.. la Germania, dunque, è molto lontana dal Kazakhstan!

Ma.. a catturare la mia attenzione sono due creaturine… umane… che in mutandine e sandaletti si rincorrono giocando nella stalla tra le balle di fieno, e non posso che provare a fare qualche scatto al volo!

The young Kazakhman

The young Kazakhman_SS

Canon 6D – Samyang 14mm f 2,8

1/160 sec – f 16 – ISO 100

Il sorriso del bambino era un misto di emozioni!

Divertimento: dovuto al fatto che giocava con me.. si nascondeva non appena vedeva che io stavo per fargli una fotografia, e riappariva quando vedeva che ero in allerta.

Timore: non gli capitava tutti i giorni di vedersi difronte una fotocamera così grande con dietro una persona con i tratti somatici così differenti dai suoi.

Curiosità: ciò che da un lato ci spaventa, dall’altro lato ci incuriosice!

Non sono un ritrattista.. e lo si vede dall’ottica che avevo sulla camera!

A colazione fatta, io ed Andrey ripartiamo, direzione Katutau Mountain (Katu-Tau Mountain). Questa è una formazione stratificata rocciosa molto particolare apparentemente formatasi nell’era Paleozoica e che con l’erosione degli anni ha assunto la forma rotondeggiante attuale. C’erano circa 43°C quella mattina, e ritrovarsi in un deserto di sabbia e terra rossa con il vento caldo era davvero dura, ogni anfratto all’ombra di questa montagnola diventava ottimo riparo dal sole ma il resto della giornata prevedeva una situazione ancora più critica.

Ecco la Katu-Tau Mountain in una lunga esposizione.

Katutau Mountain

Kakutau Mountain_SS

Canon 6D – Canon 24 – 105 L f4 IS USM – Manfrotto Befree –

Haida ND 1000 Slim Pro II

 160 sec – f 22 – ISO 50

Prossima tappa: Aktau Mountain (White Mountains). Eravamo ancora nell’Altyn-Emel National park ma, come tutte le tappe visitate, per arrivare in questo luogo che ricorda molto la terra del pianeta Marte abbiamo aggiunto altri 200km circa al nostro cammino.

Siamo arrivati nella zona di questa catena montuosa, famosa per la varietà di formazioni rocciose presenti. In questa zona, infatti, si trovano montagne di roccia stratificata di differenti colori, a formazioni montuose di roccia bianchissima come la calce.

Ci siamo fermati per un piccolo ristoro in una delle piazzole con una tettoia ed un tavolo tutto in legno, presenti in questi luoghi “turistici”, ma sopratutto ci siam fermati prima di metterci in cammino nella gola della catena montuosa, luogo caratterizzato dalla totale assenza di acqua e dal torrido caldo.

Dal punto di partenza era già possibile ammirare un panorama mozzafiato..

Aktau panorama_SS

Canon 6D – Canon 24 – 105 L f4 IS USM

Panorama composto da 9 scatti verticali

1/400 sec – f 7,1 – ISO 160

Le Aktau Mountain in Kazakistan sono una delle formazioni montuose più grandi risalenti all’era paleontologica, formatasi dal deposito di differenti materiali che vanno dall’argilla rossa al quarzo bianco ed è stata modellata negli anni dall’erosione dell’acqua e del vento. Le montagne bianche sono percorribili sia nella valle, camminando nel lungo canyon, che sulle vette.

Aktau Mountain_SS

Canon 6D – Canon 24 – 105 L f4 IS USM

1/160 sec – f 8 – ISO 160

Abbiamo camminato per circa 4 ore sotto il sole cocente su una strada di argilla essiccata che formava una texture incredibilmente affascinante, con crepe profonde circa 7cm, e questo mi faceva immaginare lo scenario possibile durante una pioggia; il canyon in cui stavamo camminando sarebbe diventato un vero e proprio fiume di acqua e detriti portati a valle dalle montagne circostanti.

La nostra meta finale, prima del rientro alla geep da fuoristrada, erano proprio le formazioni montuose che danno il nome a questa catena… le Montagne Bianche ovvero Aktau Mountains.

White Mountains - Aktau Mountains

Canon 6D – Canon 24 – 105 L f4 IS USM

Panorama composto da 10 scatti verticali

1/200 sec – f 10 – ISO 250

Per questa giornata ne avevamo abbastanza, fatica, soddisfazione e scoperta sono state le tre parole chiave di questo secondo giorno.

Rientrati alla Jeep ci incamminiamo per un viaggio previsto di quattro ore, verso una nuova meta, questa volta scelta e consigliata da Andrey stesso.. la guida che mi ha accompagnato per queste giornate.