Islanda 2017
Dal 1 al 7 Marzo 2017
– Diario incompleto –
Questo per me è stato il primo e vero viaggio fotografico, ho desiderato tanto andarci e per un anno intero mi sono impegnato alla ricerca di voli, offerte, guesthouses ed itinerari, programmandomi in toto il viaggio!
Poi… ho pensato: “ok.. è il momento”, ho chiesto ai due miei amici divenuti poi compagni di viaggio se fossero interessati, ed anche per loro è diventata la proposta che stavano aspettando da tempo!
Detto.. Fatto! Volo Milano – Londra – Reykjavik.
MY FIRST AURORA
Canon 6D – Samyang 14mm f 2,8 – Testa a sfera Manfrotto Befree –
1/6 sec – f 2,8 – ISO 1600
Siamo appena arrivati in aeroporto, dove troviamo ad aspettarci la nostra guida non che fotografo Vincenzo Mazza. Salendo nell’auto io ed i miei amici iniziamo a saltar di gioia dato che avevamo appena visto i primi bagliori verdi di aurora boreale ma… Vincenzo ci propone di andare nel luogo nell’immagine di sopra per poterci godere appieno l’intensa aurora prevista per quella notte, non ce lo siam fatti ripetere due volte!
Sul posto… come tre bambini abbiamo iniziato a saltare a destra e sinistra, eravamo circondati da onde luminosissime verdi e viola, non sapevamo dove guardare! Con il cuore in gola per l’emozione fortissima di quel momento, mi ricordo che ero li anche per fotografare questo fenomeno naturale così spettacolare, per fortuna però, non ho perso troppo tempo, ho fatto pochi scatti per poi continuare a godermi dal vivo l’aurora.
ICE
Canon 6D – Canon 24 – 105 L f4 IS USM – Testa a sfera Manfrotto Befree –
1/6 sec – f 8 – ISO 160
L’immagine antecedente è stata scattata nella famosa spiaggia antistante al Jökulsárlón, baia di acqua marina dove vi si immerge una lingua di ghiaccio che a contatto con l’acqua salata si frantuma nel tempo rilasciando icebergs nel lago; questi blocchi di ghiaccio riescono, poi, ad arrivare al mare con la bassa marea, ma le onde dell’oceano riportano sulla spiaggia nera i blocchi di ghiaccio.
Questo scatto “ICE” è ora appeso sulla parete di casa.. ogni volta che vedo la stampa è una emozione, un forte ricordo, il rumore delle onde che si infrangono sul ghiaccio, il rumore di quest’ultimo che scricchiola con l’acqua che gli penetra nelle fessure, il tepore del sole che sorge, l’attesa ed il continuo rincorrere e farsi rincorrere dalle onde di quella distesa d’acqua infinita… che portava in linea retta esattamente al polo Sud!
MAGIC WATERFALL
Canon 6D – Samyang 14mm f 2,8 – Testa a sfera Manfrotto Befree –
1 sec – f 11 – ISO 50
Quando vai in Islanda puoi andare in luoghi turistici o scoprire luoghi sconosciuti.
Amo la seconda opportunità ma se rimani in questo tipo di luogo, la natura pretende il rispetto dovuto… e noi siamo tenuti a rispettarla ed a preservarla!
Ho promesso alla nostra guida fotografica non che fotografo paesaggista d’eccezione Vincenzo Mazza di non rivelare la posizione di questo luogo.. e così ho fatto!
Dyrhólaey Lighthouse
Il Dyrhólaey Lighthouse è un classico della fotografia per chi viaggia in Islanda, le condizioni non mi dispiacevano e ci son cascato anche io!
Il Faro di Dyrhólaey si trova nella costa sud dell’Islanda vicino alla cittadina di Vík í Mýrdal, da questo luogo elevato rispetto al livello del mare si possono ammirare e fotografare incredibili panorami a 360° compresi alcuni dei luoghi molto conosciuti ma sempre affascinanti come Reynisfjara Beach con i suoi bellissimi monoliti incastonati nelle enormi spiagge nere levigate dalle onde dell’oceano; lo stesso Dyrhólaey un arco naturale di roccia alto circa 120m che si estende nell’oceano.
Alle spalle del Faro si può ascoltare “Il Respiro dell’Oceano”, si arriva in un luogo che si affaccia quasi a strapiombo sul sottostante oceano caratterizzato da una frattura nella roccia che forma quasi una caverna dove nella parte sottostante si infrangono le potenti onde dell’oceano, queste si nebulizzano con l’impatto sulla roccia producendo un suono che è un vero e proprio respiro! Rimanere sotto l’acqua salmastra che ci arrivava contro trasportata dal vento ad ascoltare questo inquietante, affascinante ed emozionante suono è stato davvero un’esperienza intensa.