Il mio Zaino Fotografico

Per chi è spesso in viaggio, per chi va in giro alla ricerca dei nuovi scorci, per chi ama passeggiare e fare trekking o hiking ed ha sempre una Reflex, qualche obbiettivo, un treppiedi ed un kit di filtri da trasportare oltre a dei viveri e magari attrezzatura da camping, arriva sempre il momento di dover scegliere uno zaino fotografico che abbia tutte, o quasi, le caratteristiche di sicurezza e trasportabilità necessarie per poter avere il massimo spazio possibile e senza correre il rischio di danneggiare l’attrezzatura fotografica.

Per me questa necessità si è presentata prima della partenza per il Kazakistan (leggi il mio racconto di viaggio qui), sono rimasto nel paese Asiatico per un mese e dieci giorni dove però avevo una sola settimana per poter visitare la parte più naturale ed inesplorata del Kazakhstan; avevo dunque la necessità di trovare uno zaino che mi tornasse utile sia come bagaglio a mano che come zaino fotografico da viaggio.

Ho fatto dunque la seguente lista di caratteristiche che dovevano avere il mio zaino:

  • capienza
  • resistenza
  • scomparto dedicato all’attrezzatura fotografica
  • copertura antipioggia
  • dimensioni conformi con i bagagli a mano delle compagnie aeree
  • comodità

La ricerca è partita da subito guardando gli zaini fotografici delle grandi marche come Manfrotto e Lowepro, che hanno dei prodotti di altissima qualità ma che purtroppo sono pensati principalmente per il trasporto della fotocamera e relativi accessori, ma personalmente li trovo poco versatili per uscite trekking, camping o hikings.

La ricerca, dunque, si è spostata su un’idea derivata dalle varie ricerche nel web, la proposta è quella di adattare ed implementare uno zaino da trekking capiente con piccoli scomparti e divisori per fotocamere; l’idea l’ho trovata geniale ma per me poco pratica in quanto la maggior parte degli zaini da trekking non hanno aperture laterali, frontali o sul retro che portano alla sacca grande interna dove avrei predisposto il vano per la fotocamera, questo si traduce in perdita di tempo e disordine durante le sessioni fotografiche.

Un ottimo compromesso l’ho travato in uno zaino sia da trekking che per fotografi ed è il seguente:

Genesis Nattai 40litri

61hp2bdllrxl-_sl1200_Queste le caratteristiche tecniche di questo zaino e quindi i punti di forza ed i punti deboli.

PRO:

  • Dimensione: 31 x 27 x 51 cm
  • Volume: 40 Litri
  • Peso: 1,5kg
  • Copertura impermeabile
  • Vano fotografico imbottito e separato
  • Spallacci regolabili
  • Schienale a rete areato

Queste le specifiche tecniche di questo zaino fotografico Genesis, dettagli che si sono rilevati fondamentali in viaggio ed in escursione. Questo zaino fotografico, infatti, nonostante abbia un volume di 40 litri, rientra nelle dimensioni di un bagaglio a mano delle compagnie aeree, può essere trasportato, dunque, come bagaglio a mano ed essere riposto nelle cappelliere degli aerei.

Da non sottovalutare sono gli spallacci e la fibbia sul bacino, con due tasche porta oggetti, regolabili che permettono di far aderire perfettamente lo zaino alla schiena e di scaricare il peso non solo sulle spalle ma anche sul bacino; altrettanto vincente è stato lo schienale areggiato e separato dalla fodera dello zaino fotografico, difatti in Kazakhistan ho trasportato questo zaino nel canyon e poi sulle vette circostanti in una giornata molto calda e tale soluzione mi ha permesso di avere la schiena asciutta.

Accessorio non indifferente è anche la copertura anti pioggia, sempre in Kazakistan, infatti, ho affrontato un percorso a 3000 metri di quota ed in quella giornata nevicava, ma con la copertura ho protetto a dovere tutto il contenuto dello zaino. Personalmente uso la copertura antipioggia anche per separare lo zaino dal terreno umido quando sono in fase di scatto.

Lo spazio totale è davvero tanto, con il vano per la fotocamera inserito, sono riuscito ad avere nel grande spazio centrale anche un laptop da 15,6 pollici oltre ad abiti invernali.

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CONTRO:

  • Resistenza del materiale
  • Poche zip d’accesso alla sacca centrale
  • Accesso piccolo allo scomparto fotografico

Nonostante sia molto soddisfatto dello zaino scelto, ci sono dei particolari che mi son piaciuti meno.

La principale nota negativa, per me, è rivolta al materiale esterno dello zaino che sembra essere poco resistente alle abrasioni, dei graffi si sono formati da subito poggiando lo zaino fotografico su roccia o per terra per poter estrarre la fotocamera e gli accessori come i filtri nisi o lo scatto remoto, vorrei precisare, però, che i graffi si sono formati in corrispondenza degli spigoli di alcuni oggetti riposti nella sacca piccola frontale.

CONCLUSIONI:

Volendo trarre le somme, ribadisco la mia soddisfazione nell’aver scelto questo zaino fotografico GENESIS NATTAI da 40 litri. Trasportabilitò, comodità e capienza la fanno da padrona.

Il costo medio di 65€ su Amazon è anche relativamente basso.